Beh.....che dire..... uno spunto estremamente interessante.
In effetti, disquisire circa la natura dell'universo, inteso sia come sfera delle attività umane e cosmiche sia, filosoficamente parlando, come quel luogo che è contraddistinto dalla compresenza (contemporanea) di più tipologie di Materia (e lo scrivo con la maiuscola per sottolineare il carattere universale e allo stesso tempo specifico e relativo della materia, sia essa organica, inorganica o qualcosa di più elevato e ineffabile), non è per niente facile, anzi.
Tuttavia, in questo labirintico sentiero, volto inestricabile, specchio dei nostri più remoti e inconsci desideri, qualcosa di illuminante è possibile trovarla, a patto di agire e pensare con la medesima forza e determinazione di un uomo saggio, il quale non si lascia ingannare dalla facilità con cui gli uomini, e il Vero, si prestano ad errori di interpretazione. In sostanza, come ha detto Supiliuliumas, comprendere l'Universo nel suo complesso non è un'operazione così difficile: sono le nostre menti, con la loro struttura fallace ed erronea a ostacolarci nel cammino della Verità, un cammino che, è vero, non è facile da intraprendere, ma, se ben avviato, può portare l'uomo su un piano ontologico (e logico) nettamente superiore, facendogli comprendere come sia utile, e doveroso, aiutare gli altri nel raggiungimento di esso, per rendere il mondo un posto migliore.
Ma, a parte queste considerazioni di carattere generale, bisogna aggiungere diverse altre riflessioni. Prima di tutto, per discorrere del carattere universale delle cose, e del mondo che ci circonda, bisogna partire da un presupposto: l'uomo deve accettare la sua condizione di inferiorità. La Verità è una e una sola, ma, allo stesso tempo, come ha già affermato il nostro amico, molte e molteplici, nella diversificazione delle categorie ontologiche in cui si suddividono gli Enti (che costituiscono dei sotto-universi, a volte creati addirittura dalle nostre menti, come i famosi "idola" di Bacone). In secondo luogo, ciò che ogni uomo dovrebbe sapere, e che invece non è in grado di comprendere, proprio a causa della sua ignoranza, è che la vita racchiude in sé elementi universali e relativi, sensibili e sovrasensibili, in un'armonia di "coincidentia oppositorum" in equilibrio, un equilibrio che è pronto a spezzarsi con la facilità con cui gli uomini sono soggetti a sbagliare. Da qui la riflessione sull'universo: l'universo è qualcosa di unico, inimitabile, proprio come ogni persona racchiude in sé elementi caratterizzanti che nessun altro può possedere.
L'universo è il riflesso dei desideri dell'uomo e l'uomo, attraverso il suo agire e il suo pensiero, influenza il flusso ontologico dell'universo: ecco la chiave per arrivare al Vero, che, secondo me, ogni uomo dovrebbe cercare dentro di sé, nella sua anima. Senza di essa, l'uomo non è altro che un essere debole, infimo e pieno di negatività. Con essa, invece, egli può innalzarsi, può nobilitarsi e irrorare se stesso di uno spirito nobile e sublime; certo, la via è difficile, ma non per questo l'uomo deve arrendersi. Ricorda sempre, o creatura dal nobile intelletto: ciò che facciamo in vita...... riecheggia nell'eternità.
"Tu regere imperio populos Romane memento, parcere subiectis et debellare superbos." Virgilio, Eneide
"Credere a tutto e dubitare di tutto sono due soluzioni ugualmente efficaci che ci dispensano, l'una come l'altra, dal riflettere." Jules Henry Poincarè
"La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre." Albert Einstein