Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

ASSOLUTO E RELATIVO

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2008 16:21
OFFLINE
Post: 19
Città: SANTA SOFIA
Età: 34
Sesso: Maschile
Vice Amministratore
03/05/2008 15:27

una vecchia riflessione che da tempo dovevo scrivere...NON CI CAPIRETE NIENTE,[SM=g6937] MA ANCHE NIETZSCHE NON SI CAPISCE...a partire dal nome!
Se da un punto di vista assoluto è sufficiente ridurre ad un Tutto nullo, appare chiaro che è impossibile orientare il proprio agire basandosi esclusivamente su questa teoria (del Tutto-niente, appunto)la quale deve essere in un certo senso portata da un livello divino ad un livello più umano e quindi, per noi, più comprensibile. Dal punto di vista particolare e specifico, dunque, altre regole devono indirizzare il vivere dei singoli esseri; le quali tuttavia (a scapito di chi pensava che qui si sarebbe generata contraddizione o paradosso) riflettono, se pur in tono minore i concetti e le regole più assolute del Cosmo. Nessun'Idea, infatti, esiste per se stessa e in se stessa, ma prende attivamente parte ad ogni manifestazione dell'Essere, materia compresa. Similmente nessuna manifestazione dell'Essere- e quindi nessun essere- vive la propria vita in modo autonomo rispetto alle Idee, anche se inconsciamente. Come giustamente addita Vico, la Storia- e quindi in senso traslato la vita- è la capacità di avvicinarsi o di allontanarsi da Idee come la Giustizia, I Diritti, la Convivenza ecc... Ma di certo nessuno può indirizzare rettamente il proprio agire meditando sul fatto che risalendo ai principi del tutto, si genera la più totale "concidentia oppositorum" che porta alla corrispondenza di Essere e Non Essere,bensì imparando che essere giusti significa, ad esempio, non fare del male a un proprio simile. Difatti, pur non essendo l'uomo Dio,nel suo piccolo microcosmo egli deve comunque rispecchiare il più possibile il Divino, di cui tral'altro, è immagine. Le regole dell'Assoluto, dunque, si perpetuano nel Particolare dove finiscono per diventare oggetto di Etica e Politica.

Ragionando in termini assoluti classificare l'Universo secondo diversi modi di Essere o categorie risulta un'operazione accessoria, forviante e talvolta menzoniera poichè " E' inutile e dannoso suddividere gli Enti" (G. Ockham). Difatti il Cosmo, come abbiamo già ripetutamente affermato, è riducibile al Sensibile e al Sovrassensibile e non solo, perchè si può risalire ancora di più affermando che Essere e Non Essere sono il medesimo e che Sensibile e Sovrassensibile sono la stessa Materia: ed eccoci al Tutto-Niente. Noi,nel nostro piccolo, percepiamo la realtà oggettiva dei singoli enti che compongono questo Tutto-Nulla,ma non ne percepiamo la realtà nel complesso.

Dal punto di vista relativo e particolare, tuttavia,non si può negare l'utilità della classificazione e della suddivisione degli esseri attraverso la quale, pur essendo in fondo solo il riflesso distorto di una più alta Verità,noi ci muoviamo secondo la meccanica del Cosmo e secondo la nostra Volontà. Noi viviamo nella "Doxa", ma non può essere altrimenti perchè in quanto parte del Tutto non possiamo vedere questo Tutto nel suo complesso,ma possiamo conoscerne solo le "membra" che ci concernono.L'opera Aristotelica risulta dunque in questo senso validissima e ciò che prima (sul piano assoluto) appariva effimero e insensato si manifesta ora come la verità più verità di tutte. E' evidente quindi che se dal punto di vista assoluto l'Essere è Uno, dal punto di vista relativo l'Essere è Molti.In definitiva per comprendere a pieno l'Universo bisogna tener conto sia del piano Relativo che di quello Assoluto.
[Modificato da supiliuliumas 03/05/2008 16:21]
OFFLINE
Post: 17
Città: TARANTO
Età: 33
Sesso: Maschile
Amministratore Unico
03/05/2008 16:12

Beh.....che dire..... uno spunto estremamente interessante.
In effetti, disquisire circa la natura dell'universo, inteso sia come sfera delle attività umane e cosmiche sia, filosoficamente parlando, come quel luogo che è contraddistinto dalla compresenza (contemporanea) di più tipologie di Materia (e lo scrivo con la maiuscola per sottolineare il carattere universale e allo stesso tempo specifico e relativo della materia, sia essa organica, inorganica o qualcosa di più elevato e ineffabile), non è per niente facile, anzi.
Tuttavia, in questo labirintico sentiero, volto inestricabile, specchio dei nostri più remoti e inconsci desideri, qualcosa di illuminante è possibile trovarla, a patto di agire e pensare con la medesima forza e determinazione di un uomo saggio, il quale non si lascia ingannare dalla facilità con cui gli uomini, e il Vero, si prestano ad errori di interpretazione. In sostanza, come ha detto Supiliuliumas, comprendere l'Universo nel suo complesso non è un'operazione così difficile: sono le nostre menti, con la loro struttura fallace ed erronea a ostacolarci nel cammino della Verità, un cammino che, è vero, non è facile da intraprendere, ma, se ben avviato, può portare l'uomo su un piano ontologico (e logico) nettamente superiore, facendogli comprendere come sia utile, e doveroso, aiutare gli altri nel raggiungimento di esso, per rendere il mondo un posto migliore.
Ma, a parte queste considerazioni di carattere generale, bisogna aggiungere diverse altre riflessioni. Prima di tutto, per discorrere del carattere universale delle cose, e del mondo che ci circonda, bisogna partire da un presupposto: l'uomo deve accettare la sua condizione di inferiorità. La Verità è una e una sola, ma, allo stesso tempo, come ha già affermato il nostro amico, molte e molteplici, nella diversificazione delle categorie ontologiche in cui si suddividono gli Enti (che costituiscono dei sotto-universi, a volte creati addirittura dalle nostre menti, come i famosi "idola" di Bacone). In secondo luogo, ciò che ogni uomo dovrebbe sapere, e che invece non è in grado di comprendere, proprio a causa della sua ignoranza, è che la vita racchiude in sé elementi universali e relativi, sensibili e sovrasensibili, in un'armonia di "coincidentia oppositorum" in equilibrio, un equilibrio che è pronto a spezzarsi con la facilità con cui gli uomini sono soggetti a sbagliare. Da qui la riflessione sull'universo: l'universo è qualcosa di unico, inimitabile, proprio come ogni persona racchiude in sé elementi caratterizzanti che nessun altro può possedere.

L'universo è il riflesso dei desideri dell'uomo e l'uomo, attraverso il suo agire e il suo pensiero, influenza il flusso ontologico dell'universo: ecco la chiave per arrivare al Vero, che, secondo me, ogni uomo dovrebbe cercare dentro di sé, nella sua anima. Senza di essa, l'uomo non è altro che un essere debole, infimo e pieno di negatività. Con essa, invece, egli può innalzarsi, può nobilitarsi e irrorare se stesso di uno spirito nobile e sublime; certo, la via è difficile, ma non per questo l'uomo deve arrendersi. Ricorda sempre, o creatura dal nobile intelletto: ciò che facciamo in vita...... riecheggia nell'eternità.

"Tu regere imperio populos Romane memento, parcere subiectis et debellare superbos." Virgilio, Eneide

"Credere a tutto e dubitare di tutto sono due soluzioni ugualmente efficaci che ci dispensano, l'una come l'altra, dal riflettere." Jules Henry Poincarè

"La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre." Albert Einstein
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:05. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com